Bitonto è conosciuta come la città degli ulivi per gli estesi uliveti che la circondano e per la produzione di olio, rinomata già nel XIII secolo e perfezionata nel corso del XX secolo, che ancora oggi costituisce la più importante risorsa economica della città. Bitonto ha dato il nome anche alla cultivar locale, Cima di Bitonto.
Il 26 maggio 1734 la città fu teatro della storica battaglia combattuta tra Austriaci e Borboni, che portò alla nascita del regno di Napoli come Stato indipendente.
Il centro storico conta numerose chiese, tra cui la concattedrale in stile romanico pugliese, e pregevoli esempi di architettura rinascimentale, come i palazzi Sylos-Vulpano e Sylos-Calò. Sede della prima Galleria nazionale della Puglia e del più grande museo diocesano del Sud Italia, nel 2004 è stata riconosciuta città d'arte. La storia di Bitonto risale al Neolitico. Risalgono infatti a questo periodo gli insediamenti nelle grotte della zona. Nel corso dei secoli la città fu un importante centro peuceto, successivamente influenzato culturalmente dalla Taranto magno-greca, e municipio romano. Dopo la caduta di Roma, Bitonto vide la presenza di numerose dominazioni, come Bizantini, Longobardi, Normanni, Svevi, Angioini e Spagnoli. Fu anche possedimento feudale, da cui si rafforzò nel 1551 dandosi statuti comunali che furono modello per città come Bari, Molfetta e Trani. Alla storia di Bitonto è legata anche l'omonima battaglia a seguito della quale il Regno delle Due Sicilie divenne indipendente. Secondo la tradizione Bitonto fu fondata dal re illirico Botone, da cui deriva il nome. La presenza umana nella zona risale al Neolitico, come testimoniano gli insediamenti in grotte. Una necropoli dell'età del ferro era situata presso un'ansa del torrente Tiflis, nella lama. Ciò fa supporre che la città fosse sede di una numerosa comunità che attirava la popolazione sparsa nelle campagne. I numerosi reperti archeologici rinvenuti in alcune grotte della zona testimoniano la presenza degli antichi abitanti in quello che le fonti chiamano ager butuntinus. Purtroppo finora è mancato sia uno studio metodologico che una ricerca stratigrafica di questa civiltà rupestre. La città era un importante centro peuceto. Successivamente divenne colonia greca legata a Sparta attraverso collegamenti con Taranto, come testimoniano le monete del V secolo a.C. rinvenuti nel centro storico, che portano l'effigie dell'eroe tarantino Falanto. Alcune monete recano l'immagine di una civetta, altre di una conchiglia, altre di una spiga di grano e altre ancora di un olivo. La città era già attiva anche economicamente, come testimoniano altre monete della stessa epoca, che riportano la legenda in caratteri greci “BYTONTINON”. Nell'attuale centro urbano è stata rinvenuta anche una necropoli risalente al IV-III secolo aC. Toastypedia Travel to Bitonto Apulia with its beautiful ancient buildings and bed and breakfast
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